EPICONDILITE
Questa patologia, detta anche gomito del tennista,
riguarda la porzione laterale del gomito, in effetti le due protuberanze
inferiori dell’omero, l’osso che collega il gomito alla spalla, sono dette epicondili e ad esse sono
collegati i muscoli che comandano l’estensione di polso e dita per mezzo di tendini; quando i muscoli sono
sottoposti a uno sforzo eccessivo, per un’attività ripetuta e/o per microtraumi
ripetuti (tennis, trapano, martello pneumatico), i tendini s’infiammano. La
fascia di età più colpita è quella dai 30 ai 50 anni e si manifesta con dolore acuto al gomito (che nel tempo tende a
cronicizzarsi), irradiandosi alla faccia posteriore dell'avambraccio e
della mano; spesso possono essere impediti movimenti anche banali, come
stringere la mano o sollevare un leggero oggetto, girare la chiave nella
serratura, strizzare un panno bagnato, trasportare il sacchetto della spesa. La
diagnosi è clinica con l’esecuzione di alcuni test, ma come integrazione
è utile anche un’ecografia e se è necessario anche una RX (per escludere le calcificazioni).
Nella fase acuta si ricorre al ghiaccio per circa 3 volte al giorno, associato
al riposo e all’uso di un particolare tutore; è bene evitare infiltrazioni di
corticosteroidi (possono portare alla degenerazione del tendine e a discromie
cutanee nella zona di accesso). Successivamente dopo circa 5/6 giorni si passa
ad un trattamento fisioterapico di tipo fisico quali: Laser, Magneto, Crioterapia,
Taping, Ultrasuoni, etc.